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Una Semplice Antenna : La Rybakov

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La Rybakov di IW2HTH
Questa è la realizzazione di IW2HTH Antonio con un bel UN-UN
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L'amico Antonio IW2HTH ha realizzato questa bella Rybakov con un UN-UN molto interessante e...... COMPATTO !!

 

 

L’Antenna verticale “Rybakov” è stata definita, a ragione, antenna casuale (con termine di lingua inglese: Random). Per potere operare decentemente sulle nostre frequenze europee, e con sufficiente ampiezza di risposta nelle singole bande, la lunghezza deve essere compresa fra i 940 cm. ed i 980 cm. cercando sperimentalmente la giusta misura di risonanaza che dovrebbe aggirarsi intorno ai 960 centimetri,  poco più o poco meno. Ci pensano poi il trasformatore UN-UN  e l’accordatore automatico di antenna a ridurre il ROS, ritenendo l’antenna in questione accordata !

Puo' essere messa in verticale su una canna da pesca in vetroresina.

Perchè  la misura di 960 centimetri ?

Presto detto : 
Con tale misura, se la matematica non è una opinione, l’antenna in questione risuona, per armoniche, su tutte, o quasi tutte, le frequenze radiantistiche assegnateci (3,5 mc., 7 mc., 14 mc., 18 Mc., 21 mc., 27,500 mc. – 29,250 mc., 50 Mc.)  
Con la misura indicata dal sottoscritto, l’antenna sugli 80 m. corrisponde ad 1/8 circa della sua lunghezza d’onda (a 3,650 Mc. la lunghezza d’onda intera corrisponde a 77,80 m., quella di 1/4 della sua lunghezza d’onda corrisponde  a 19,45 m., e quella di 1/8 della sua lunghezza d’onda corrisponde a 9,72 m.), includendo, nel calcolo, anche il fattore di velocità del conduttore, costituito dal filo di rame, coassiale alla canna da pesca in vetroresina, prolungantesi fino alla cima; per tal motivo, la risonanza dell’antenna, su questa frequenza (80 m.), non può essere perfetta se confrontata rispetto alle altre bande.
Il calcolo di approssimativa risonanza sulle altre frequenze viene da sè:
sul 1/4 d’onda circa per i 40 m., ed in 2a. 3a, 4a, ecc., armonica per le altre frequenze. 
Il trasformatore di antenna UN-UN (di tipo: sbilanciato-sbilanciato) con rapporto 4:1, di interfaccia fra antenna ed RTX, farà il resto per rendere alquanto piatte e compatibili le risposte delle risonanze su tutte le nostre frequenze.
Qualcuno potrebbe dire: 
Perchè non realizzarla di 972 cm. per l’1/8 di lunghezza d’onda degli 80 m. ?
Certo: 
Con l’1/8 d’onda degli 80 m., le risonanze delle armoniche per le altre frequenze non si ritrovano pù compatibili con una lunghezza determinata specificamente per gli 80 m., ed il trasformatore UN-UN 4:1 non fa più il proprio dovere di allargare nei dovuti limiti gli spettri delle singole frequenze operative assegnateci.
Qualcun altro potrebbe anche dire: 
Perchè non farla di 1006 cm.? Avremo una misura precisa di 1/4 d’onda per i 40 m.
Certo: 
Con il 1/4 d’onda per i 40 m. avremmo solo una risonanza in armonica per i 20 m., ma per il resto delle frequenze come la mettiamo ? 
Allora, se deve funzionare solo per i 40 m., si ponga un bel radiale accordato, ed avremo un’ottima monobanda con punto di alimentazione a 50 ohm. Perfetto !.
Tornando quindi alla misura indicata di circa 960 cm. della nostra antenna a banda larga, la banda passante su tutte le singole gamme è, pertanto, abbastanza larga, tranne che in 80 m. ove è leggermente più ridotta, ma sempre soddisfacente per operare dai 3,550 ai 3,750 con un limite di ROS appena accettabile.
La condizione di funzionamento di tale antenna è quella di issarla su una palina metallica della lunghezza di 3 m. ancorata ad un parapetto in muratura (qualora l’antenna non dovesse dare una risposta soddisfacente, si può provare a fare il tentativo di collegare, e solo in questo caso, la calza del cavo coassiale a 50 ohm (o meglio 75 ohm) alla massa della palina, oppure quella di issarla su una palina metallica, della lunghezza di 2,5 m., ancorata alla ringhiera metallica di una terrazza (SENZA ASSOLUTAMENTE COLLEGARE la calza del cavo coassiale alla ringhiera metallica).
Questa antenna, infatti, per condizioni elettriche e logistiche proprie, non deve avere alcun riporto di piano di terra di immediata vicinanza, sia sulla ringhiera metallica della terrazza, sia filare aperiodico, o sia, ancora peggio, filare accordato (come sentenziato da qualcuno !). 
Anzi, se si vuole fare letteralmente impazzire l’antenna e con essa far andare per via diretta al manicomio un accorto OM operatore, si pongano pure i radiali accordati, o un efficiente piano di terra ! 
I piani di terra aperiodici o accordati sono propri di antenne con impedenza di 50 ohm, o giù di lì, nel punto di alimentazione. 
Meglio, quindi, lasciarla sulla sua palina senza altri nefasti accrocchi. 
I radiali, o altro tipo di piano di terra, sono quindi un non senso dal punto di vista elettrico e fisico su una antenna come la VERTICALE a BANDA LARGA, antenna ad alta impedenza nel punto di alimentazione (come, d’altra parte lo sono: l’antenna Windom o a presa calcolata, l’antenna long-wire, l’antenna Zeppelin, ecc., tutte funzionanti, tranne che per la fondamentale, sulle armoniche delle nostre frequenze).
Anzi, tale antenna, per il suo comportamento elettrico, la si può tranquillamente considerare come una Long-Wire, o una Windom, o una Zeppelin, accorciate e poste in polarizzazione verticale.
I radiali accordati sono radiali risonanti che si appongono ad una antenna anche essa risonanate, altamente selettiva, a banda quindi stretta, e, di conseguenza, con impedenza, nel punto di alimentazione, compresa fra i 75 ohm ed i 50 ohm, e, pertanto, senza alcuna particolare necessità di interporre un qualsivoglia trasfomatore adattatore di impedenza UN-UN.
Ma ciò non ha importanza. Tanto c’è, HI !, per la riduzione del ROS, con buona pace di ottusa coscienza dell’operatore, l’accordatore automatico tuttofare che ci pensa a far emettere poco, o quasi nulla, a R.F., da una antenna casuale sopra menzionata !


IL TRASFORMATORE  di ANTENNA  (tipo: SBILANCIATO-SBILANCIATO) 
(UN-UN = 4:1)


L’indispensabile trasformatore UN-UN, interposto a questi tipi di antenna ad alta impedenza, quale trasformatore di interfaccia a banda larga, fra essa ed il cavo coassiale di alimentazione, deve essere costruito rigorosamente su bacchetta di ferrite, per avere una buona risposta per quanto riguarda la larghezza della banda passante su tutto il nostro spettro di frequenze assegnateci (e quindi non sul nucleo toroidale consigliato quasi da tutti : L’antenna si comporta molto male, malissimo !).
Il nucleo toroidale ha un Q molto elevato (banda passante stretta), e, per esperienza personale, la risposta totale del trasformatore siffatto per l’uso sulla ANTENNA VERTICALE a BANDA LARGA risulta per nulla raccomandabile, sia per quanto riguarda la resa di larghezza richiesta per banda passante sulle singole frequenze, sia per il flusso che richiudendosi in se stesso lo fa surriscaldare alterandone la risposta, sia per il deficit di resa complessiva a radiofrequenza per tale tipo di antenna.
D’altra parte ne sollecito la sperimentazione pratica agli OM volenterosi, in quanto la sostituzione fra il trasformatore avvolto su toroide e quello su bacchetta di ferrite, una volta costruiti, è oltremodo semplice e veloce per le prove (provare per credere !). 
Per la bacchetta di ferrite va benissimo quella di recupero da radioricevitori per onde medie e lunghe, del diametro di 12 mm. La lunghezza di essa è determinata dalla dimensione dell’avvolgimento del filo bifilare del trasformatore di rappoto 4:1, dovuto al diametro del filo di rame bifilare che si intende usare.
Il numero delle spire bifilari avvolte con sezione rame da 1,5 deve essere rigorosamente di n° 10 spire esatte (intorno ai 4 microH circa per ogni braccio di avvolgimento : suggerimento di I8PGO).
Ho provato a costruire trasformatori con 8, 14, e 16 spire bifilari, ma, pur essendo sempre conservato il rapporto di trasformazione di 4:1, ho ottenuto una risposta di risonanaza complessiva non buona su tutte le nostre frequenze, o, in alcuni casi, solo su alcune.
Ho anche sperimentato l’uso di un trasformatore UN-UN con rapporto 6:1 con risultati finali complessivi assolutamente non soddisfacenti. 
In conclusione esiste, in tale tipo di antenna, un rapporto diretto e complesso fra lunghezza dello stilo, trasformatore di adattamento (UN-UN), banda passante, e risonanza complessiva di tutto il sistema.     

Fonte : Arinocera


Il mio UN-UN 4:1 con toroide T80.2

Ecco il mio UN-UN 4:1 molto semplice . Il toroide è un T80.2 con 24 avvolgimenti bifilari fatti con filo smaltato dello 0.5mm. I collegamenti sono i soliti (vedi foto); lo usero' per il QRP anche se puo' reggere anche 15W testati.

Ho saldato direttamente il balun sul connettore SO-239 fissato sul tappo di un contenitore di pastiglie plastico.

All'estremità opposta ho poi avvitato lo stacco per l'antenna. Il toroide l'ho annegato con colla a caldo cercando di fareuna larghezza uguale alla circonferenza del tubetto per tenerlo stabile.

Le foto che seguono sono piu' esplicative.

Buoni QSO in QRP a tutti.

 

 

 

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